mercoledì 28 agosto 2013

Latte di semi di Canapa sativa
Il latte ottenuto dall’estrazione dei semi di Canapa sativa, mediante l’uso di Estraggo, è un latte ricco di principi nutritivi, benefici per l’organismo. Il suo gusto è morbido e cremoso ed adatto per sostituire il latte di mucca. E’ ricco di sali minerali di cui potassio, magnesio e ferro. Inoltre contiene vitamine A ed E, nonché acidi grassi Omega 3. E’ considerata una bevanda energizzante indicata per rafforzare l’organismo. 

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giovedì 27 giugno 2013

Latte di Mandorla
Recenti studi scientifici hanno evidenziato come l’assunzione di latte vaccino, già dai primi anni di vita, predispone allo sviluppo di malattie degenerative (The China Study - T. Colin Campbell, Thomas M. Campbell). L’utilizzo del latte vegetale, invece, trova indicazione nell’alimentazione dei bambini come valida alternativa al latte di origine animale. Beviamo allora latte vegetale che possiamo preparare FRESCO A CASA NOSTRA con mandorle, avena, riso, sesamo, canapa.
Ricca di principi nutritivi, la mandorla è una vera fonte di salute per l’alto contenuto in vitamina E, grassi insaturi, magnesio, calcio (100 gr di mandorle ne contengono 266 milligrammi), potassio, fosforo, zolfo, manganese e proteine vegetali di buona qualità. E’ energetica, antinfiammatoria, aiuta la calcificazione delle ossa in gravidanza e menopausa, allevia i disturbi mestruali ed è un sano e saporito antidepressivo naturale. Abbassa il colesterolo cattivo e combatte il diabete. La mandorla è un frutto secco con effetto basico sull’organismo. Inoltre, la mandorla facilita la digestione dei cereali grazie ad un enzima, l’emulsina, che è racchiuso nel frutto.
Il latte di mandorle può essere utilizzato nelle preparazioni dolci o salate per sostituire il latte vaccino o altre tipologie di latte vegetale. Può essere impiegato per realizzare creme dolci, torte, biscotti, gelati e frullati.
Dalla preparazione di questo latte vegetale si ottiene della polpa di mandorle che si può utilizzare come ingrediente per il ripieno delle torte o per arricchire dei biscotti.
Ricetta latte di Mandorla
La preparazione del latte di mandorla con Estraggo è molto semplice:
1) Sgusciare le mandorle
2) Metterle in ammollo in acqua per una notte intera
3) La mattina seguente, risciacquare le mandorle e privarle della pellicola esterna marrone che le avvolge (in alternativa comperare le mandorle già spellate)
4) Mettere le mandorle in un recipiente con acqua pulita ricoprendole completamente, e lasciarle in ammollo una notte intera. Il mattino seguente buttare l’acqua di ammollo
5) Introdurre le mandorle all’interno di Estraggo assieme a nuova acqua nella proporzione 5 parti di acqua e una di mandorle (con 200 gr di mandorle si ottiene un litro di latte)
6) Reintrodurre nell’Estraggo la fibra ottenuta dalla prima spremitura, con aggiunta di nuova acqua
7) Versare il latte ottenuto in un canovaccio per filtrarlo finemente.

Per le ricette succo vivo
Ricettario succo vivo Estraggo
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mercoledì 26 giugno 2013

L’uomo dis-integrato dei nostri giorni
di Marcello Scotti, Naturopata
dal libro “L’ospite che non mangia” di Carmine Natale
La causa è un cibo sempre più alterato e poco centrato. Studi scientifici effettuati recentemente da alcuni psicologi mostrano l’influenza del cibo sui modi di pensare, di sentire e di comportarsi. I vari cibi possono essere raggruppati in base ad azioni di espansione e di contrazione, che possono esercitare sia a livello fisico che mentale. Da un lato, cibi  di origine animale che generano contrazione proprio per la loro natura di alimento concentrato, dall’altro, cibi estratti da vegetali, come zucchero, tè, caffè, alcolici e droghe che influiscono sul sistema nervoso, producendo un effetto di espansione sul comportamento. Tra questi due gruppi estremi ne esiste un terzo, composto da cibi vegetali, ritenuto centrale per il suo equilibrio in elementi nutritivi, in cui si distinguono i semi (cereali, noci e  legumi) che tendono a loro volta verso la contrazione, e la frutta (uva, meloni, mele, bacche, ecc.) che propendono, invece, all’espansione. Al centro di tutto si trovano gli ortaggi. Tra questi ultimi vegetali si può fare un’ulteriore distinzione: quelli più piccoli, duri e compatti che crescono lentamente o sotto terra i quali generano più concentrazione; quelli più grandi, con più foglie, più succo, che crescono velocemente o al disopra del terreno i quali generano più espansione.
Si è osservato che gli alimenti espansivi, o che propendono all’espansione, favoriscono un comportamento espansivo, cioè più aperto, flessibile, spontaneo, generoso, spirituale, olistico, che si esprime con le parole. Viceversa gli alimenti che generano contrazione, o che propendono verso questa, producono un comportamento contratto, cioè più chiuso, inflessibile, controllato, possessivo, materialista, pensante e analitico, che si esprime per iscritto.
A livello nutrizionale, tutto questo può essere tradotto nei rapporti tra proteine/carboidrati e tra acidità/alcalinità. Infatti, gli alimenti contrattivi hanno un rapporto proteine-carboidrati alto, mentre quelli espansivi hanno un rapporto basso. E così, gli alimenti che producono acidità sono contrattivi, mentre quelli che producono alcalinità sono espansivi. Queste due forze, opposte e complementari, di contrazione ed espansione alla fine tenderanno al riequilibrio per il mantenimento dell’omeostasi dei sistemi viventi.
Il fatto, però, che l’alimentazione odierna risulti sbilanciata e squilibrata, a causa dell’assunzione di alimenti dis-integrati, comporta un difficile raggiungimento dell’equilibrio tanto che l’uso di un cibo contrattivo come la carne richiede l’assunzione di cibi opposti quali i dolci e lo zucchero, oppure l’alcool. Questo genere di alimentazione comporta un dispendio di energia maggiore di quella che occorrerebbe adoperando cibi centrati ed integrali come i cereali, la frutta e la verdura fresche, per cui ne risultano spreco, sforzo e stanchezza.
Questo è il motivo per cui è consigliabile orientarsi verso un’alimentazione centrata e naturale affinché il nostro comportamento sia naturale. Ogni qualvolta rendiamo il cibo innaturale, scindendolo nelle sue diverse componenti, otteniamo soltanto degli opposti che non si reintegrano, distruggendo, nel contempo l’energia vitale e l’equilibrio, ed è ciò che accade in noi quando ci cibiamo in modo  non naturale.
Esperimenti eseguiti sui topi hanno evidenziato che quelli nutriti con cibi raffinati hanno  sviluppato un certo numero di malattie: polmonite, anemia, sinusite, ulcere, gozzo, malattie di cuore e parti prematuri; quelli, invece, nutriti con cereali integrali, verdura, frutta e qualche derivato del latte sono cresciuti senza malattie e si sono accoppiati normalmente, mettendo al mondo una prole sana. Risultati sorprendenti si sono avuti anche a livello psicologico. Queste scoperte hanno consentito di mettere in relazione diversi disturbi umani con gli alimenti raffinati: ulcere, tumori e cancro dell’intestino crasso, malattie del cuore e dei vasi sanguigni (comprese le vene varicose), calcoli biliari, appendicite ed emorroidi, diabete e ipoglicemia, obesità, malattie dei denti e delle gengive, ma anche ansietà, apatia, depressione e mancanza di autocontrollo, violenza, criminalità.
Ma è possibile individuare le motivazioni profonde alla base di tali scelte alimentari? Uno studio eseguito in Danimarca ed apparso sul Journal of Nutrition and Metabolism (Volume 2012 (2012), Article ID 185484, 9 pages:10.1155/2012/185484 - Chalida M. Svastisalee, Bjørn E. Holstein, and Pernille Due) ha messo in relazione la bassa assunzione di frutta e verdura negli adolescenti sia con la vicinanza delle scuole a supermercati e fast food e sia con lo status socio-economico. Il primo aspetto potrebbe essere rilevante, ma non ci sono dati sufficienti per avvalorare tale ipotesi. L’appartenenza a classi socio-economiche più elevate, invece, ha evidenziato che tale aspetto può attenuare sia il ricorso a fast food che la tendenza a consumare poca frutta e verdura.
L’uomo deve prendere coscienza che la mancanza di un cibo principale equilibrato può avere un effetto squilibrante sul comportamento, che si riflette nella postura del corpo, nella stabilità emotiva e nella visione generale della vita. Un cibo principale equilibrato, combinato con quantità minori di cibo espansivo o contrattivo, rende aperti ad una vasta gamma di stimoli e, al tempo stesso, crea stabilità e aiuta a conservare una visione chiara delle cose.
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martedì 25 giugno 2013

Lentezza

Elogio della Lentezza

Sul Buon uso della Lentezza

...E Vinse la Tartaruga
Il Tempo della Decrescita
Verso un manifesto della lentezza

Al Festival della Viandanza di Monteriggioni c’è stato un incontro molto interessante per costruire un Manifesto della Lentezza. Un manifesto da presentare alle istituzioni, comuni, regioni, enti nazionali.
A parlarne gli organizzatori avevano invitato un gruppo di grandi esperti dei settori camminare e bicicletta. Ecco un breve resoconto dell’incontro.
Riccardo Carnovalini, camminatore per professione, ha messo l’accento sull’importanza di valorizzare il pedone in città, piste ciclabili e pedonali, costruire città a misura di lentezza.
Adriano Labbucci, autore di “Camminare, una rivoluzione”, politicamente impegnato, ritiene si debba costruire un manifesto unitario, dove però distinguersi fortemente da chi ha valori opposti. Un manifesto deve anche saper essere gesto di lotta, e non avere paura del conflitto.
Luca Gianotti, direttore di questa newsletter e autore del libro “L’arte del camminare”, ha posto l’accento sulla necessità di evitare dualismi ma di costruire un manifesto “olistico”, che tenga conto dell’andare lento in città, ma anche in natura; del valorizzare il valore salutistico dell’andare lento, ma anche gli aspetti culturali, di difesa del paesaggio, di ricerca interiore; del camminare quotidiano, ma anche del camminare viandante; dell’aspetto politico-sociale ma anche della sfera individuale e spirituale. Gianotti ha poi ricordato che il metodo, costruire un manifesto dal basso, può essere molto interessante e portare bei frutti.
Davide Sapienza, scrittore, ha ricordato il valore della wilderness, e del rispetto del paesaggio.
Alfredo Bellini di BiciZen mette l’accento sull’uso urbano della bicicletta, e dice che il Manifesto deve usare strumenti incisivi come lo è stato l’hashtag #salvaciclisti.
Anche Fabio Masotti della FIAB ha dato disponibilità della sua associazione per una iniziativa come questa.
Paolo Piacentini, presidente di Federtrek, è fiducioso nelle possibilità di questo Manifesto, non c’è concorrenza tra noi, tutte le realtà rappresentate, e altre, dovrebbero collaborare, dal basso, senza protagonismi, deve essere un manifesto senza etichette, se ognuna delle realtà presenti mettesse una pagina web a disposizione già si creerebbe una grande notizia. Ricorda che il 13 ottobre ci sarà la giornata nazionale del camminare di Federtrek, in quell’occasione si potrebbe presentare il Manifesto.
Albano Marcarini, urbanista, ricorda di inserire il valore della dolcezza in questo manifesto. Gianotti gli ricorda che lui ha proposto proprio lo slogan “più lenti, più profondi, più dolci” come slogan del Manifesto della lentezza.
Franco Michieli, esploratore e guida della Compagnia dei Cammini, propone di valorizzare il valore dell’essenzialità, perché la lentezza prevede anche che non si passi dal tutto organizzato, lasciar spazio all’incertezza del viaggiatore.
Gianluca Migliavacca, ex presidente di Trekking Italia, propone cammini di tutte le organizzazioni presenti con un label “cammini della lentezza”.
Massimo Montanari, asinaro, scrittore di libri per bambini e guida della Compagnia dei Cammini, ricorda che si deve partire dai bambini, sono loro che si devono educare alla lentezza. E che spesso l’ostacolo a una cultura diversa sono i genitori.
Alberto Conte, presidente di Movimento Lento, ricorda che si devono scegliere pochi obiettivi concreti, il manifesto non può chiedere tutto, e si deve fare in fretta per arrivare a risultati.
Luigi Nacci, direttore del Festival della Viandanza e guida, riassume che ci sono gli elementi per fondare un partito, tanti sono i temi toccati, e che conflitto è una parola sana. Che si deve partire in fretta, e arrivare alla manifestazione del 13 ottobre con un Manifesto da rendere pubblico.
Ci si lascia in un clima di positività, invitando tutti i soggetti presenti a collaborare, dare spazi sul web a questa iniziativa e animare il dibattito.
Per approfondire ed aderire al manifesto
La Compagnia dei Cammini

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Elogio della Lentezza

Sul Buon uso della Lentezza
Il Respiro - Libro

martedì 18 giugno 2013

Sollievo per il mal di testa
Estratto di:
2 Mele Golden
2 Manciate di Spinaci
1 Cima di Broccoli
¼ di Cetriolo
¼ di Limone
1 Pezzetto di Zenzero fresco

Mela: ha proprietà antitumorali; la pectina forma un gel nell’intestino che elimina le tossine. Ricco in Vit. A, Vit. B1, Vit. B2, Vit. B6, Vit. C, Calcio, Cloro, Magnesio, Fosforo, Potassio, Zolfo, Ferro, Acido malico, Pectina, Acido ellagico.
Spinacio: combatte l’anemia, favorisce la funzionalità epatica e renale. Ricco in Vit. B, Vit. C, Vit. K, Betacarotene, Acido folico, Ferro, Iodio, Fosforo, Potassio, Zolfo.
Broccolo: combatte la pressione arteriosa elevata, i  problemi al fegato e la stitichezza. Ricco in Vit. B, Vit. C, Betacarotene, Acido folico, Calcio, Ferro, Fosforo, Potassio, Zolfo.  
Cetriolo: riduce la ritenzione idrica; indicato per i capelli, le unghie e la pelle; aiuta ad abbassare la pressione arteriosa. Ricco in Vit. B, Vit. C, Betacarotene, Sodio, Silice, Manganese, Zolfo, Potassio, Calcio, Fosforo, Cloro, Magnesio.
Limone: depura l’organismo; l’acido citrico ripulisce l’apparato intestinale; elimina le tossine e neutralizza i batteri dannosi. Ricco in Vit. C e Betacarotene, Calcio, Magnesio, Fosforo, Potassio, Bioflavonoidi, Acido citrico.
Zenzero: antibiotico naturale e decongestionante. Ricco in Vit. C, Rame, Potassio, Ferro, Calcio, Zinco, Fosforo, Magnesio.


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domenica 9 giugno 2013

Gli Enzimi, rendono il succo Vivo!
I succhi ottenuti con il nostro Spremitore, grazie al brevetto esclusivo Smart Extraction System, contengono tutti i micronutrienti essenziali per il nostro organismo, in particolare le quantità di Vitamina C ed Enzimi risultano di gran lunga superiori ai succhi ottenuti con centrifughe o spremitori tradizionali.
Ecco perché lo definiamo "Vivo"! Queste qualità ci permettono di migliorare la nostra salute e il nostro benessere semplicemente bevendo un bicchiere di Succo!
Il Succo Vivo è particolarmente ricco di Enzimi!
Costituiti da proteine, le migliaia di Enzimi conosciuti hanno virtualmente un ruolo in tutte le funzioni dell'organismo. In effetti, la vita sarebbe impossibile senza enzimi, anche in presenza di una quantità sufficiente di vitamine, minerali, acqua e proteine. È impossibile produrre sinteticamente gli enzimi dato che ogni enzima ha una funzione peculiare che può essere assolta solo da questo. La forma di un particolare enzima è così specializzata da dare il via a una reazione solo in determinate sostanze. La maggior parte delle reazioni cellulari viene catalizzata (iniziata) da queste proteine essenziali, i cui componenti minerali provocano la reazione. Sfortunatamente gli enzimi sono assai sensibili al calore, e una temperatura relativamente bassa può distruggerne la presenza negli alimenti; quindi, alte velocità di spremitura (come nel caso delle centrifughe o frullatori) generando calore o addirittura l'estrazione a vapore dei succhi, eliminano totalmente questi micronutrienti essenziali!
Estraggo con la sua bassa velocità di funzionamento (appena 80 giri/minuto) riesce ad effettuare una spremitura a freddo che preserva gli enzimi e li rende maggiormente bio-disponibili per l'organismo.
Le funzioni degli Enzimi.
Gli enzimi aiutano praticamente tutte le funzioni dell'organismo. Nell'idrolisi, gli enzimi digestivi demoliscono le particelle di alimento che verranno immagazzinate nel fegato e nei muscoli. Questa energia immagazzinata viene poi trasformata da altri enzimi per essere usata dall'organismo quando necessario. Gli enzimi utilizzano anche l'alimento ingerito per costruire nuovo tessuto muscolare, cellule nervose, ossa, pelle o tessuto ghiandolare. Per esempio, un enzima può acquisire il fosforo contenuto negli alimenti e trasformarlo in ossa.
Queste importanti sostanze nutritive aiutano anche l'eliminazione delle tossine da parte del colon, dei reni, dei polmoni e della pelle. Un enzima, per esempio, da inizio alla formazione dell'urea, che viene espulsa nell'urina, mentre un altro rende possibile l'eliminazione dell'anidride carbonica attraverso i polmoni. Accanto alle altre funzioni, gli enzimi decompongono l'acqua ossigenata e da questo liberano ossigeno. Il ferro si concentra nel sangue grazie all'azione degli enzimi, che facilitano anche la coagulazione fermando le emorragie. Queste vitali proteine aiutano l'ossidazione, un processo nel quale l'ossigeno si unisce ad altre sostanze creando energia. Proteggono inoltre il sangue da pericolosi rifiuti che trasformano in forme facilmente eliminabili dall'organismo.


Per conoscere di più
Latte di semi di canapa

Per sapere di più
Il Fattore Enzima
Guarire con il Metodo Gerson + DVD
Alcalinizzatevi e Ionizzatevi - Libro